Aggiungi un posto a tavola che c’è un Badelj in più! E vissero tutti felici e contenti, ma qualcuno si domanda dove, come, al posto di chi… 

Vice Leiva? A gennaio, quando l’interesse della Lazio era forte sull’oramai ex Fiorentina, il calciatore parlò chiaro dicendo che, il ruolo di “secondo”  gli sarebbe andato stretto e perciò aveva declinato l’invito biancoceleste.

Il croato stravolge il centrocampo? Troppi galli a cantare nello stesso pollaio non si fa mai giorno è vero, mettici pure Berisha ed il reparto è extra large.
Milan Badelj però, può trovare posto ovunque, mediano, mezzala… È un giocatore “completo” e l’aggettivo non è buttato lì a cuor leggero.

Inzaghi ha piena libertà di esprimersi al meglio con il vice campione del Mondo, anche perché il pensiero di “sacrificare” Leiva è praticamente utopia, “ma chi te Leiva!”. Badelj aveva altre spasimanti e tante frecce al suo arco, che accetti tranquillamente di stare in panca stride. Ricordiamo però che la Lazio non vivrà di solo campionato, perciò gli scenari che riguardano la titolarità, coinvolgono un pò tutti. Quel gap tra campo e riserve è stato colmato a sufficienza!

In conferenza stampa ieri, mister Inzaghi ha parlato di un modulo flessibile, cioè che si può cambiare a seconda della esigenze, ha dichiarato inoltre che Badelj è il giocatore che mancava alla Lazio. Si va quindi incontro ad un nuovo modo di giocare? Per il croato questo ed altro!

Milan e Lucas insieme, chiuderebbero il centrocampo a doppia mandata!

Il suo arrivo ha mischiato ben bene le carte, c’è anche da valutare la permanenza o la partenza di Milinkovic-Savic, un probabile arrivo di Mister X nel caso Sergione salutasse, un Mister X che a questo punto non sarebbe più “un gran centrocampista”.

Vi racconto di quando Milan Badelj mi rubò il cuore, perché io sono una inguaribile emotiva, ma se qualcuno ricordasse quello di cui sto per parlare, sicuramente concorderà con me.

Quest’anno la Serie A, si è piegata davanti ad un evento drammatico ed inaspettato, la morte di Davide Astori. Su una Pay TV, della quale non faccio il nome per motivi ovvi, mandarono in onda estratti del suo funerale ed insieme a questi, l’intervento proprio del croato.
Un italiano discreto, la voce rotta dal pianto ed un discorso tanto semplice quanto struggente. Mi è rimasto impresso da allora. Quando si svestono i panni da calciatore e si indossano quelli del semplice uomo, ecco lì che si intravede il cuore ed in quella occasione, Badelj toccò il mio.

Sono così, attenta a queste cose, sono una che va a cercare l’anima, il carisma… insomma, sono una che non guarda solamente le belle giocate e si affeziona.

Vi confido che al nostro Milan lo sono già.

Prima di pensare ai moduli, alle maglie titolari, alle panchine, facciamo spazio ed aggiungiamo un posto a tavola che c’è un amico in più!

Badelj ed il meglio deve ancora arrivare!

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